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30.9.08
La vida sigue igual
29.9.08
Nightmare before christmas
La casa ci sembrava molto piú grigia tutto d'un tratto, il posacenere della cucina non era piú cosí pieno, non c'era piú birra nel mobile, solamente silenzio, io, Ila e una nuova vita a cui abituarsi piano piano. Il paviemento era ancora testimone della vostra presenza cosí come tutte le cose che avevate lasciato, i cesti dei panni erano pieni. Oggi ho preso dallo stendino le calze che Álvaro voleva buttare, perché erano troppo sporche, bianche como lo zucchero e ho trovato la sua spilla Staff mentre pulivo il pavimento della Repubblica. Il vuoto puó riempire fino a consumare. Quando si è ricevuto tanto quanto ci avete dato voi in pochi giorni ti mancano troppe cose quando non le hai piú. Grazie mille per averci fatto sentire tanto speciali, per abbandonare tutto per un po' di giorni e regalare a noi quel tutto. Questa sindrome "post-ferie" è stato il nostro incubo personale, e non è stato affatto facile. Speriamo di rivedervi tutti molto presto, la nostra casa è la vostra casa, vi vogliamo tanto bene.
La traductora
Two Jose´s Dj's
28.9.08
¿Por qué vosotros si y yo no?
Con rencoroso afecto: Monguito. ¡¡¡¡El gatito más guay de Murcia y alrededores!!!! ¡¿Me quieres tirar otra bolsa que padezco de sindrome de abstinencia?!!!!
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Che cavolo guardate? Siete stai bene al matrimonio, vero? Io anche, qui in casa, aspettando il bimbo biondo che cammina veloce e fa paura, mentre voi uscite, mangiate, bevete, e a me nemmeno un scatoletta, niente, sí insomma, spero che vi pesi la coscienza, mi avete lasciato da solo appeso ad un braccino bellino ma che non era in grado di sostenermi, questo non é sposarsi, è far rimanere orfano il tuo gatto, che - a proposito- sarei io, e questo complica le cosa. Sto iniziando a calmarmi, ma ve lo dovevo dire.
Con rancoroso afetto: Monguito. Il gattino piú fico di Murcia e dintorni!! Mi tiri un altro sacchetto che sono in crisi d'astinenza???!!!
27.9.08
Las Alianzas
26.9.08
Los staff
-Massi: Testigo y diseñador.
-Thibault: Fotógrafo de la ceremonia.
-Carla: Sarta, disegnatrice e mille altre cose di cui si è occupata.
-Jesús: Testimone e disegnatore.
-Jose Luís: Testimone e Dj.
-Ele: Traduttrice dei testimoni, incaricata dei cestini di riso e petali e allegria della cerimonia.
-Thibault: Fotografo della cerimonia.
-Jose Antonio: Autista della sposa e Dj.
-Bienve: Autista dello sposo.
-Luca: Portatore delle fedi.
-Flora: Incaricata degli altri cestini di riso e petali.
-María e Laura (le mie sorelle): che ci aiutarono durante il nostro primo banchetto.
-Juanqui e Alvaro (i miei fratelli): che mi hanno reso la persona piú felice della terra nel giorno piú importante della mia vita, nonostante tutte le difficoltá...
Ne dobbiamo una anche a Laura e Gabriel che ci hanno aiutato legalmente fin dall'inizio.
Grazie mille a tutti!!!
Antesala de una boda: El reCristo civil
Como ya he adelantado, fui invitado a dar el visto bueno para que dos amigos se casen. Para ello, únicamente tuve que pedir la mañana libre en el trabajo para el día que fuimos citados los prometidos y los testigos. En este caso los prometidos son Chema, natural de Murcia, España e Ilaria, natural de La Toscana, Italia, y los testigos un par de hermanos, Jesús y Yo ( José Luis ), amigos naturales desde hace más de cuatro años. También era necesario que figurase un familiar, en este caso sería el padre de Chema y también se requería una traducción, para lo cual vino Eleonora (Natural de La Toscana, amiga de Ilaria y novia de mi hermano Jesús) al registro con la suerte de encontrarse en Murcia en una de sus muchas idas y venidas doctorales (uffi).
Llega el día, todo se presenta fácil, solamente tenemos que reunirnos cinco personas en el registro civil y esperar un rato para los trámites pertinentes. Suenan las tres alarmas de mi móvil, me levanto corriendo, me visto salgo a paso ligero y llego a las 9:30am al registro civil, con las demás personas ya esperando. Damos el paso y entramos, preguntamos al guardia jurado cual es el acceso a la sala, y sorpresa para nosotros, revoloteo de cabezas… me llega la información de que el registro civil ha sido trasladado al quinto santo copón bendito sin previo aviso a la pareja, manteniéndose la hora,. NOTA: La crispación e indignación resurgían después de la larga espera debida a la caprichosa huelga de funcionarios que tienen que comer pata negra y cambiar las losas de su suelo manchado de jugo de ostras y caviar, y esas bolillas negras espesas que salen al rascarse uno la barriga, porque claro, hablamos de varios meses de huelga.
En resumidas cuentas, vamos a pijo sacao en un par de taxis con otra compañera ecuatoriana abandonada, llegamos al sitio con ira y desorientación, y para tranquilidad nuestra vemos una cola del copetín, una desorganización brutal, y el encargado de informar al personal: un guardia jurado de unos setenta años parecido a Luis Aragonés con espuma de leche en la boca y un poco de mala ostia con el mundo entero. Pero si él no tenía culpa.
Superamos la cola, la cólera y la mala ostia para centrarnos en superar el siguiente obstáculo, la desorganización y la gran jeta del personal, que después de conseguir sus peticiones parecían estar con stress post vacacional. Conseguir llegar al sitio donde se firmaba en un lugar donde no había información y se apecinaba la gente más despistada si cabe que nosotros.
Desesperados todos se me antoja aquel lugar como una vulgar casa de putas en las que se hace lo que se quiere, se nos putea, o mejor dicho reputea hasta la saciedad, por palabra, obra y seguro también omisión ( cristianos…). Al cabo de hora y pico larga hacen pasar a la pareja, se ve la luz, la luz del cielo oscuro de Mordor cuando sale Ila diciendo que le falta el pasaporte. Así que viaje a casa. Paso como testigo a firmar, me hacen un par de preguntas estúpidas, salgo, entra el otro testigo. Comentamos la jugada, Chema le comenta el suceso de la huelga y el amable caballero se pone choto, más enfado en resumidas cuentas, Ele no ha hecho falta, menos mal que no vino expresamente de Italia, nadie se hace cargo de nada, nadie conoce a nadie, pero eso sí, nos mandan apartarnos del sitio donde estábamos porque molestábamos en el corral, así que nos mandaron a la cuadra. Pero no contentos con eso, la señora vulpeja de la mesa número 5 nos manda callar, no una, repetidas veces, primero a nosotros, luego a todo el personal, porque se ve que no se puede hablar en un lugar público, y se me antojó una señal de prohibido fumar y hablar y una señorita monja en clase de párbulos diciéndole a los niños que guardasen orden en fila india para que ella pudiese superar su resaca vital.
Superados todos los trámites, pasamos la primera fase, y ya sólo les queda a Chema e Ila enfrentarse a la segunda ronda. Esta, prometía ser, y de hecho fue más sencilla.
P.D: Le prometí a la mujer de la mesa 5 un cara a cara, y ella aceptó, creo que sería noble por mi parte tener un vis à vis con ella.
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In realtá tutto ció che racconta successe in due giorni diversi e nessuno dei due è il giorno del matrimonio. Il primo giorno fu quando non potemmo concludere niente a causa dello sciopero (marzo 2008) e il secondo cuando "conobbe" la signora del tavolo 5 (maggio 2008).
19.09.2008
15.9.08
¡¡IMPORTANTE!! MENO(S) 4!!
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13.9.08
Mongui e Ila...
8.9.08
¿Por qué Monguito?
L'altro giorno parlavo con Laura e le chiesi di visitare il blog come faccio con quasi tutti voi, anche perché abbiamo bisogno di nuove idee e di sapere cosa manca secondo voi. Laura mi fece notare che il nostro "piccolo" Mongui non era citato, che dovevamo scrivere qualcosa su di lui e, siccome ha ragione, non saró io a dirle che non ce l'ha.
Prima di conoscere Ila, come ho giá detto, condividevo una casa con Ele. Peró non vi ho detto che ho una passione per i gatti e che a Ele morí in Italia il suo caro Emilio, il suo gattino che deve il nome al superJebo.
Avevamo avuto anche una cricetina "Fraudolina" (da Fraude = Frode che difatti si addormentava sulla maglietta di Jorgito) la cui morte fu molto dura per me, una mattina Ele mi disse che era morta per il troppo caldo.
A quell'epoca volli regalare un gattino a Ele affinché lo tenesse in Spagna con lei e poi se lo portasse in Italia. Perché non uno del Faro di Cabo de Palos? Mia nonna ne aveva centinaia e dava loro da mangiare giorno dopo giorno. Era tutto studiato, il gatto si sarebbe chiamato "Tenderete" (da tender = tendere i panni). È un nome che mi faceva ridere. Un "tenderete" era una delle attivitá piú produttive degli "scugnizzielli" di Cabo de Palos. Si infiltravano nelle case dei ricchi e rubavano i migliori panni "da gala" che trovavano tesi, non era strano vedere un bambino di sei anni con una maglietta di Yves Saint Laurent che gli arrivava alle ginocchia... Tale attivitá diventó cosí frequente che presto gli chalet si attrezzarono con una vigilanza opportuna. Peró a quei ragazzetti non piacque che si limitasse la loro "libertá di rubare" (no comment!) e... travata la legge trovato l'inganno. Come? Il "tenderete" si trasferí ai primi piani delle villette di lusso, con dei gattini che gli "str . . . . . ti" buttavano in aria affinché rimanessero appesi ai panni con le unghie, per poi far cadere il tutto a causa del peso. Nel mondo si vede di tutto!!
Ma l'uomo propone e pianifica mentre Dio decide, nonostante il mio agnosticismo. Cosí un giorno Jesús mi venne a prendere a lavoro e, mentre andavamo a casa, vedemmo in un negozio di animali un gattino che mordeva tutti e non lasciava dormire i suoi compagni. La prima cosa che Jesús disse fu: "Che stronzetto!!", peró ci piacque e alla fine lo comprammo. Lo lasciammo in casa per farlo trovare a Ele senza che ci fosse nessuno, ma il piano fallí di nuovo e durante un giorno intero non si seppe nulla di lui. Dopodiche Ele lo trovó avvolto in una pallina di pelo grigio prodotto dalla polvere accumulata dietro il forno dove si era nascosto. Ele si beccó un po' di graffi e morsi dal coraggioso piccinaccio e cosí inizió la rutine con quello che sarebbe diventato il nostro primo bebé, il terzo membro della nostra caotica famiglia stabile. Sí perché alla fine Ele non volle portarlo in Italia e modificare la sua vita (quella di Mongui). Credo che Mongui fosse giá un gattino felice, almeno la maggior parte delle volte...
6.9.08
Il Signore degli Anelli
La venditrice porta a porta...
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Del 13 al 21 de Agosto de este año Chema y yo hemos estado en Italia visitando a mi familia. Una mañana, a lo largo de dicha semana, yo estaba en la cama durmiendo como un ángel cuando empecé a oir la voz de mi sobrino que se impacientaba iracionalmente para que me levantara sin ninguna intención de irse de compras con mi madre... Mi madre entonces se vió obligada a llamarme y salió dejándome con el pequeñajo. Habían pasado unos veinte minutos y estabamos en la cocina, yo con el pijama todavía puesto me preparaba el desayuno y Luca en la mesa estaba dibujando, cuando llamaron por teléfono... querían a mi madre. Poco después llamaron a la puerta y yo pensé y dije en voz alta: "Pero ¿cuánta gente nos reclama esta mañana Luca?" y él: "¡No sé!"... fui a la puerta y la abrí (es importante subrayar que mi madre vive en una casa adosada y cuando llaman a la puerta nosotros no preguntamos quién es a través del telefonillo sino que abrimos directamente la puerta). Ví a una persona con una camiseta roja y una gran bolsa en la mano y pensé "me quieren vender algo..." y dije: "Sí, ¿buenos días...?" y la -vendedora puerta a puerta- dijo: "¡¡Buenos días!!" mientras yo veía a mi madre hacer una maniobra con el coche... esa voz la conocía... ¡¡¡ERA LINDA!!! Pobre Linda confundida por una ¡vendedora puerta a puerta! Mi madre antes de irse de compras había ido a recoger a Linda a la estación. La dejé pasar y desubrí que ya estaba de acuerdo con mi madre para darme la sorpresa y verme antes de la boda puesto que, es una pena, no estará ese día. Se quedó hasta la mañana siguiente y me hizo cantidad de ilusión volverla a ver, estar un día entero con ella (y por la noche de charlas hasta las 4... ¿o más?) y ¡nunca dejaré de agradercerle la fantastica sorpresa! Por cierto... la bolsa que confundí con el producto que habría intentado venderme era el regalo de boda. Aquí está: